Vardón sì da descóre, ma ancia da rivà a ‘na conclusión. Par fà calcòssa, par nó lassà massa rebandonàth i nòstre bósch. Se torna fòra i vèci i ne cópa…


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mercoledì 22 giugno 2011

Mushroom watching

Salve, sempre a proposito dei svariati servizi che il bosco può offrirci, intendo ora parlare di quello cosiddetto ricreativo. Più in particolare, io ho sempre trovato ritemprante, per lo spirito, la pratica di andare per funghi. Se poi la cosa avviene in un momento in cui i funghi (intendo i carpofori) sono presenti, il grado di soddisfazione è maggiore. Proprio ieri, dopo un periodo che mi angustiavo immaginando che  fossero spuntati dei funghi nei nostri boschi pedemontani, ho trovato il tempo per andare a verificare la realtà.  Ebbene, non mi sbagliavo più di tanto pensando che fossero presenti, dato che ho avuto la fortuna di trovarne un bel po'.   Andando a cercare funghi lo spirito di osservazione aumenta e ad esso poi si sommano tutte le informazioni sugli habitat delle diverse specie di funghi che nel tempo si sono accumulate con l'esperienza. Diventa come un mettersi alla prova: "vediamo se sotto quei carpini c'è qualcosa (pensando ai porcinelli)?" ; oppure: "chissà se attorno a quelle querce c'è il porcino?". Non sempre, ovviamente, ma ogni tanto capita di immaginare chiaramente la realtà, andando a trovare in un certo posto ciò che poco prima si presumeva essere presente. Credo che tutto questo dipenda dalla capacità di tenere conto di molti fattori che concorrono allo sviluppo delle svariate specie di funghi. L'andare a funghi, inoltre, permette di osservare il bosco e le piante che lo compongono, compresi certi fenomeni di degrado causati da agenti biotici e abiotici.

Venendo al dunque, ieri sono andato in Róvre Gròss, in  Prà de Plana e nella Mónt de Daviàn (chiedo scusa ai non locali...), andando così fuori dai confini comunali, sottraendo i funghi agli avianesi (scherzo...). D'altronde, confini amministrativi a parte, queste località erano un tempo molto frequentate dalle genti di Budoia, avendo lì molte proprietà.

domenica 5 giugno 2011

APRE LO SPORTELLO "ENERGIA DAL BOSCO"

La "Ciasa del Comun"
La Sede della Pro Loco di Budoia
Dopo un prolungato periodo di assenza, eccomi ancora qua con questo nuovo post. Da sabato 30 aprile u.s., giorno di prima apertura,  lo sportello "energia dal bosco" ha iniziato a operare a Budoia con cadenza quindicinale (il sabato mattina, dalle 10 alle 12). La sede è presso gli uffici della Pro Loco di Budoia  e gli addetti allo sportello sono due baldi giovani laureandi in materie agro-forestali  presso l'Università di Udine.

Nella terza foto, ecco qua i nostri eroi, durante un turno d'apertura dello sportello. Si tratta dei dardaghesi d.o.c. Francesco Del Maschio (a destra) e Federico Rigo.
I nòstre fantàth
Tra i vari compiti loro affidati, vi è quello di ricevere le adesioni dei proprietari privati che intendono far tagliare i propri boschi e di coloro che intendono proporsi come operatori forestali, per eseguire il taglio su tali proprietà. In proposito, va detto che nelle prime tre aperture finora affettuate si sono presentati un discreto numero sia di proprietari boschivi che di aspiranti boscaioli: speriamo che ciò non sia dovuto solo a un'euforia iniziale, ma che duri nel tempo e si consolidi.
Altri compiti ai quali sono chiamati i nòstre fantàth (i nostri ragazzi), sono quelli di rilevazione delle proprietà all'interno di determinati ambiti  forestali, sui quali intervenire prioritariamente con il taglio del bosco, e quindi del contatto con i proprietari al fine di una loro adesione al progetto.
Il lavoro che lo sportello svolgerà durante la prossima estate sarà funzionale all'avvio della successiva fase di taglio del bosco, che sarà ovviamente preceduta dalla formazione di una apposita squadra di boscaioli.  Nel prossimo autunno partiranno i corsi sulla sicurezza e sui corretti metodi di lavoro in bosco.