Vardón sì da descóre, ma ancia da rivà a ‘na conclusión. Par fà calcòssa, par nó lassà massa rebandonàth i nòstre bósch. Se torna fòra i vèci i ne cópa…


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venerdì 18 giugno 2010

Quale idea o quali idee per i nostri boschi?

Supponiamo di essere tutti d’accordo che sia il caso di fare qualcosa per i nostri boschi – intendendo cioè quelli attorno Budoia – dato che così come sono non ci paiono nel massimo splendore. A questo punto inizia il bello: qualcuno di noi potrebbe sostenere che bisogna tagliare i boschi perché sono “una fonte di energia rinnovabile” (di questi tempi è di moda ripeterlo spesso); qualcun altro potrebbe dire che tagliando il bosco lo si mantiene più pulito e curato, così da potervi camminare più agevolmente quando si va alla ricerca di funghi o di asparagi. Sicuramente, ci sarebbe poi qualcuno che direbbe che è meglio non tagliare più il bosco, perché la natura è in grado di regolarsi da sola, senza l’intervento umano, tanto che col tempo si creerebbe autonomamente un equilibrio. Forse, ci sarebbe qualcun altro ancora, magari appassionato di zoologia, che sosterrebbe che nei nostri boschi c’è un insetto o qualche altro animale che necessita di essere tutelato, pena la sua rarefazione o l’estinzione, e che quindi dovremmo sforzarci di mantenere il bosco nelle medesime condizioni attuali.
Per non allungare troppo il discorso, ci sarebbero almeno cinquanta ragioni diverse per dover fare qualcosa per i nostri boschi.
In un simile contesto, chi avrebbe ragione?
Non è facile rispondere a una siffatta domanda.
Possiamo solo dire che tutte le diverse possibili ragioni addotte, purché sorrette da un fondamento logico corretto, dovrebbero trovare accoglimento. In definitiva, ogni ragione dovrebbe avere, su per giù, pari dignità delle altre (salvo i casi di palese conflittualità o di forte priorità). Pertanto, le eventuali scelte gestionali dovrebbero scaturire da un compromesso che cerchi di tener conto delle diverse esigenze espresse.
Allora si potrebbe cominciare a parlare di gestione multifunzionale dei boschi.
Ne parlerò ancora prossimamente.

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